3° STAGE NAZIONALE FIK

(Lignano Sabbiadoro - UD, 30 aprile/2 maggio 2010)

eventskarate 08 maggio 2010

 

di Fabrizio Comparelli

 L’attrezzatissima struttura del villaggio Getur di Lignano Sabbiadoro (diventata ormai il Centro Tecnico Federale della FIK), ha ospitato il primo dei due stage annuali previsti per l’anno sportivo 2010 (il prossimo appunto è per settembre). In questa occasione, tutta la realtà della FIK, dai preagonisti agli agonisti, dagli amatori a futuri tecnici, hanno potuto incontrarsi, allenarsi, scambiarsi esperienze e soprattutto avere il piacere di lavorare con i migliori tecnici che la FIK può offrire a livello nazionale, coordinati dal D.T. Maestro Roberto De Luca il corpo docenti era composto dai maestri:                                                   

Interstile: Daniele Boffelli, Stefano Pucci, Giorgio Carcangiu, Lorenzo Calzola,  Giorgio D’Amico        

Shotokan: Alfredo Defendi, Stefano Caccialanza, Gerardo Nazzaro                                                                    

Shito Ryu: Paolo Zoccolanti, Stefano Savorgnan,                                                                                                               

Goju Ryu: Graziano Masiero                                                                                                                                     

Wado Ryu: Tiziano Talon, Claudio Artusi, Fabrizio Comparelli

Ottima la struttura ospitante: un’ampia sala attrezzata di tatami ha ospitato lo stage tecnico, mentre altre sale attrezzate di computer e videoproiettori hanno ospitato la prima parte del corso per allenatori, istruttori e maestri, con uno staff di docenti di ottimo livello: Dott. Marco Gaudenzi, Maestro Michele Romano, Prof. Davide Telesca, e Prof. Giuliano Gaburro.

Lo stage è stato suddiviso, per la parte tecnica, nei 5 stili principali che la FIK contempla al suo interno. Grande novità di quest’anno è per l’appunto l’introduzione dello stile shorin-ryu, guidato da un caposcuola okinawense di calibro mondiale quale il maestro Oscar Higa (9 dan e direttore tecnico mondiale per lo stile kyudokan). Conviene spendere quale parola sulla storia dello stile kyudokan. Fondatore di questo stile è stato il maestro Yuchoku Higa, che fu allievo principalmente di Chosin Chibana, uno degli ultimi allievi del grande Anko Itosu. Yuchoku Higa studiò contemporaneamente anche con maestri del calibro di Chojun Miyagi, Jiro Shiroma, Seiei Miyahira, Jinnan Shinzato e questa genealogia fa dello stile kyudokan uno stile prettamente shorin, ma con alcune influenze goju-ryu.  Al di là dell’estrema simpatia e disponibilità dimostrata dal maestro Higa sia sul tatami sia nei momenti di ricreazione, grande è il valore storico e tecnico di questo stile, un vero e proprio ponte tra Okinawa e il karate contemporaneo che siamo più abituati a vedere e praticare (io stesso pur praticando wadoryu non ho saputo resistere e sono andato col maestro Higa a praticare naihanci shodan  e passai dai). Veniamo all’organizzazione dello stage: i corsi si sono svolti dal venerdì alla domenica mattina con il seguente orario: la mattina dalle 9 alle 13, il pomeriggio dalle 15 alle 19, mentre i praticanti erano divisi tra cinture colorate, nere e formazione per insegnanti. Il venerdì mattina, dopo il saluto iniziale e la presentazione dello stage, si è iniziato a lavorare sulla pratica di stile per le cinture colorate, mentre le cinture nere hanno lavorato sui programmi tecnici per il passaggio di grado. La mattina è proseguita con la pratica interstile per le cinture colorate, con la pratica di stile per le cinture nere e insegnanti. Il pomeriggio si è svolta una lezione di storia del karate per cinture colorate e tecnici che aveva per oggetto l’evoluzione dei kata da Okinawa fino alle performance attuali. Sono stati visti e commentati alcuni video di esecuzione storiche di maestri okinawensi paragonate con le esecuzioni attuali in ambito sportivo. Questo è stato motivo di riflessione e di discussione sull’evoluzione della nostra arte. Contemporaneamente si è svolta la pratica interstile per le cinture nere. Le cinture colorate hanno poi proseguito con la pratica di stile mentre i tecnici hanno proseguito il loro programma di formazione. La serata si è conclusa con una lezione di SAT (Sistema Autodifesa Totale), di Krav Maga e Tai chi chuan. Questo è stato l’andamento dello stage anche la giornata del sabato: tutti i praticanti hanno dunque avuto modo di lavorare sia sulla parte tradizionale sia sulla pratica interstile (metodologia e kumite) nonché di avere i primissimi approcci con la storia del karate.

Venerdì sera si è anche svolta l’Assemblea Nazionale Ordinaria che ha avuto come relatore principale il Presidente Lazzarini. Il tema principale è stato il rendiconto finanziario del 2009 e le previsioni per il 2010. Il Presidente ha sottolineato con soddisfazione che, grazie al grandissimo sforzo di tecnici e atleti, la FIK ha potuto organizzare e partecipare ad eventi internazionali di grandissimo rilievo (mondiali WKC in Florida, Europei juniores in Romania e quest’anno Europei Seniores in Portogallo, l’organizzazione degli Internazionali d’Italia a Roma a maggio e poi a luglio il Campionato del Mondo cadetti e juniores in Brasile), nonostante i due anni effettivi di vita. Questo dimostra che i numeri della FIK sono non solo ottimi, ma in costante crescita, cosa che ha dato lo spunto per una nuova discussione concernente l’organizzazione delle gare per il 2011, onde evitare la gestione di gare con un numero di iscritti troppo numeroso. L’Assemblea si è poi conclusa con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno.

Alla fine dello stage si sono svolti gli esami di passaggio di grado che hanno registrato un buon numero di partecipanti, (60 circa) e un soddisfacente livello tecnico, ma non per tutti , infatti un buon 10% è risultato non idoneo dalla Commissione composta dai maestri: Rossetti, Berlen, Cosma, Romano e Pucci.

Insomma, tirando le somme si può certo parlare di uno stage riuscito, dove ogni partecipante ha portato a casa senz’altro una bellissima esperienza.

Grande ringraziamento va infine anche ai maestri coinvolti, che hanno lavorato con serietà e dedizione per offrire il meglio a tutti i partecipanti.