Arti Marziali:

Ad Arquata si allenano i principi per imparare le tecniche

Eventskarate 04 luglio 2010

 

Di Giacomo

La tipologia di allenamento che l’USAM Karate di Arquata Scrivia segue da dieci anni a questa parte, data dell’incontro con il Maestro Flavio Daniele, è quella di studiare i principi generali che regolano la biomeccanica del corpo per essere molto agevolati nell’imparare le tecniche dei vari stili che il praticante di arti marziali desidera acquisire (Karate, Xing Yi Quan, Judo, Savate, Thai Boxe ecc..).

Un corpo umano che si muove nello spazio utilizza infatti principalmente la combinazione di cinque funzionalità basiche della colonna vertebrale, definite “poteri” nelle arti marziali: torsivo-rotatorio alternato destra sinistra (effetto ciclone), flesso-estensivo destra–sinistra/ avanti–indietro (effetto bambù oscillante), estensivo-assiale alto–basso (effetto molla), tensivo antero–posteriore e tensivo destra-sinistra (effetto arco). La differenza fra i vari stili di arti marziali consiste quindi, oltre che nella strategia di combattimento adottata, nell’enfasi posta su alcuni di questi poteri rispetto ad altri (il Karate ad esempio da molto risalto all’effetto ciclone). Ci sono ovviamente molti altri concetti da assimilare come il corretto utilizzo della respirazione, gli otto principi del lavoro interno e la rilassatezza durante il movimento (nel Karate ad esempio alcuni confondono il Kime con la contrazione muscolare prolungata, andando contro il principio della rilassatezza durante il movimento). Tutte queste qualità si possono acquisire con la pratica del Nei Gong (lavoro interno), complessa disciplina nata millenni fa in Cina proprio a questo scopo, che è stata introdotta nell’USAM dal Maestro Flavio Daniele nel 2000.

La scuole di Arti Marziali di Arquata ha quindi da vari anni messo a punto un programma didattico di allenamento che prevede per ogni lezione una fase iniziale di preparazione atletica integrata con il Nei Gong a cui segue lo studio delle basi del Karate tradizionale. Dopo vari anni di pratica seria e costante di questo apposito training, gli allievi che avranno acquisito i principi generali che regolano il movimento del corpo, come per magia si accorgeranno di aver già assimilato le basi necessarie per intraprendere con successo nuovi percorsi marziali. Potranno quindi iniziare a studiare, all’interno dell’associazione stessa, lo Xing Yi Quan (insegnato da Biagio Spadafora, Pierluigi Ponzano e Giacomo Ponzano), la Savate (con Coach Salvatore Damantino), la Thai Boxe (con Coach Dino Bellucci), il Karate-Do (con il Maestro Giovanni Brugna e l’istruttore Marco Serventi) o approfondire il Nei Gong per migliorare la propria salute (con Roberto Bellingeri).

A conferma della validità del percorso intrapreso dall’USAM ci sono i positivi risultati che nella stagione appena conclusa il “Gruppo Agonisti” (nella foto) ha ottenuto nella Kick Boxing Light e nella Savate Assalto, entrambi sport da combattimento cha apparentemente hanno poco a che fare con il Karate.