Aggredisce una ragazza, lei lo mette ko: è una campionessa nazionale di karate

eventskarate 11 settembre 2008

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

      

 

 

 

Di Dj Nembo (del 11/09/2008 @ 09:31:50, in News, linkato 14 volte)

«NESSUNO DEI PASSANTI MI HA AIUTATA»
Lara Liotta era appena arrivata alla stazione Termini. L'uomo, romeno, è finito al pronto soccorso
ROMA - Ha aggredito una ragazza di 29 anni appena scesa da un treno, con tanto di presa al collo per tentare una rapina, ma la reazione della 'vittima', ex nazionale di karate e quattro volte campionessa italiana, lo ha fatto finire al pronto soccorso e poi in carcere. È successo ad un romeno senza fissa dimora che all'uscita della stazione Termini ha fermato Lara Liotta, cintura nera terzo dan, tesserata delle Fiamme Azzurre e quattro volte campionessa italiana nella categoria -55 kg, con il pretesto di chiederle una sigaretta. Alla risposta negativa («gli ho detto che non fumo»), ha messo le mano sul collo della donna, appena arrivata in treno da Velletri. Lei però ha reagito con due colpi di karate che hanno centrato il romeno in bocca e lo hanno spedito in terra. Visto che ha trascinato con sè la ragazza afferrandola per i capelli, ne è nata una colluttazione («nessuno dei passanti mi ha aiutata o si è fermato, eppure a quell'ora c'è un viavai continuo», sottolinea la Liotta), dopo la quale, con il romeno ancora dolorante, l'azzurra del karate è corsa ad avvisare gli agenti del posto di Polizia di Termini.

VIOLENZA PRIVATA - Il romeno, che aveva provato a darsi alla fuga, è stato bloccato nei pressi di Castro Pretorio, poi c'è stata da parte del giudice la convalida del fermo, con l'accusa di violenza privata e lesioni. «Ha tentato di rapinarmi e si vede che non sta tanto bene di testa... - ha spiegato la Liotta -. Ora spero che non esca subito. Ciò che veramente mi fa pensare è cosa sarebbe successo se questa persona, invece che me che ho fatto parte nel 2000 e nel 2003 anche della nazionale e quindi so difendermi bene, avesse aggredito una ragazzina...Non ho parole». www.corriere.it