Carabinieri campioni assoluti a squadre
eventskarate 1992
Dominio del Nagashi Roma nel Kumite femminile. Master Club Milano e Cask Lazio
in testa nel Kata maschile e femminile.
Necessitá di allestire tappeti di gara per evitare incidenti drammatici.
di Enzo Bianciardi 1992 Athlon
Si alza il
sipario sugli assoluti societari: formula nuovissima studiata dalla Fitak per
mettere assieme tutto il meglio del Karate «nostrano», facendo confrontare gli
squadroni militari con i Cask (centri di alta specializzazione Karate) che
raggruppano i migliori vivai regionali.
Una gara interessante, dunque, ed una proposta da valutare in termini
spettacolari con lo svolgimento di gironi all’italiana, in modo che tutte le
squadre partecipanti si affrontino almeno una volta. La prima edizione degli
assoluti societari si è svolta a Roma, ultima domenica di giugno, sul parterre
del «S. Maria». Tutti presenti all’appuntamento di fine stagione meno le Fiamme
Gialle campioni d’Italia, stremate da un calendario d’impegni, tra cui la
partecipazione alla finale di Coppa dei Campioni a Tel Aviv, che ha consigliato
Claudio Culasso a presentare la squadra. Una defezione grave ma comprensibile
nel blasone e nelle tradizioni che vantano i finanziari, chiamati, in ogni
occasione a dare il meglio delle proprie possibilitá, ed in questo contesto, la
rinucia è apparsa necessaria quanto scontata...
Via libera, dunque, a Carabinieri diretti dal maestro De Luca e Fiamme Oro che
si sono affrontate in un’epica finale, aggiungendo un altro capitolo alla sfida
sportiva delle due polizie che, da tempo, caratterizza il quadro delle finali
nazionali. Ed ancora una volta, incredibilmente, è stata sfiorata una tragedia
nel mondo dello sport... e l’allarme, stavolta arriva da una manifestazione il
cui altissimo livello tecnico è, in assoluto, fuori discussione. Stefano
Grisanti, infatti, un campione con la «C» maiuscola, atleta di punta dei
Carabinieri, centrato da un mawashi-geri jodan di Stefano Vando alla mascella, è
crollato pesantemente sul parterre battendo la testa e restando alcuni secondi
esanime al suolo. Poi, assistito dal dr. Gagliardo si è ripreso partecipando al
saluto.
Contemporaneamente, sul tatami accanto, un atleta dek Cask Lombardia, nel tirare
un ashibarai perdeva l’equilibrio e batteva la testa. Anche per lui era
necessario ricorrere alle cure dei sanitari: ma la puara di danni ben piú gravi,
in entrambi i casi è stata tanta. Logico, quindi, chiedere provvedimenti e
sancire l’obbligo per le gare federali di approntare i tatami da combattimento
su materassine. È una necessitá irrinunciabile che abbisogna di norme specifiche
e inequivocabili.
Episodi sopradescritti a parte è stata, senza ombra di dubbio una bella gara
che ha sottolineato i valori in campo altissimi delle squadre partecipanti.
Tutto come da copione, ad ogni modo, con Carabinieri e Nagashi Roma sul gradino
piú alto del podio a confermare, ancora una volta, i valori emersi nel
campionato italiano a squadre, dove lo strapotere dei militari è stato ribadito
in assoluto.
Per i Cask è stato, comunque, un utile collaudo generale, in sostanza un
appuntamento da riproporre, magari in un altro periodo dell’anno agonistico per
ricevere maggiori consensi ed attenzione da parte del pubblico. Carabinieri,
dunque, su tutti in campo maschile nonostante la fiera opposizione delle Fiamme
Oro e conferma del Nagashi in quello femminile con il Cask Lazio in bella
evidenza.
Tiratissima la sfida finale tra Carabinieri e Fiamme Oro, nell’occasione
particolarmente sfortunate in un paio di episodi. Iniziavano bene i poliziotti
con la vittoria all’enchosen di Melchionda ai danni di un Daniele Simmi un po’
distratto... Claudio Della Rocca, con autoritá, rimetteva le cose a posto, poi,
Paolo Cadoli riprendeva per i capelli il combattimento che l’opponeva ad Adriano
Ligios, trovatosi a condurre con alcuni wazari di vantaggio eppoi incappato in
un’ammonizione per scarso controllo. Poi c’era l’episodio Grisanti (il quale
stava perdendo il combattimento), infine Gianluca Guazzaroni e Paolo Paolicelli
superavano in modo netto Loseto e Scotto.
In campo femminile il girone all’italiana era vinto a punteggio pieno dal
Nagashi, troppo forte per tutti e rinforzato dalla presenza nelle sue fila di
Anna Di Cesare. Buona, comunque, la prova generale delle romane, con le sorelle
Zega in evidenza.
Nella gara di Kata vittoria dei Cask del Lazio con Cappelli, Liberti e Cicione
che hanno, nuovamente, battuto le alfiere lombarde Gandelli, Alberici e Marella.
Terzo posto a sorpresa del Tora Karate Shotokan Latina ben condotto dal maestro
Gina Ragazzo, che compone con Zangrilli e Casilli il team laziale.
In campo maschile niente di nuovo sotto il sole... Master Club Milano campione
assoluto: Rovelli, Galasso e Vietti sono ancora imbattibili nonostante gli
sforzi del Cask Emilia Romagna, formato da Lunedei, Mauro e Marco Giorgio. Terzo
il Lazio di Castaldi, Martini e Tosi.