Consegne Benemerenze Federali
Eventskarate 22 novembre 2010
(foto di Sara Bauduin)
(di Fabio Di Bari)
Giovedi 18 novembre, con inizio alle ore 11, nella Sala del
Carroccio al Campidoglio la FIK sono state consegnate le Benemerenze a tutti
coloro che nel corso degli anni si sono contraddistinti, per impegno e meriti,
nella promozione del karate.
Al tavolo come rappresentanza il Dott.Daniele Lazzarini Presidente della FIK, il
M°Vitaliano Morandi vice presidente della FIK, Roberto De Luca Direttore Tecnico
della nazionale,Dott. Fiorenzo Pesce Presidente del Centro Nazionale Sportivo
Fiamma, Dott.Luigi Musachia Presidente della Libertas, Dr. Luigi Fortuna
Presidente C.S.A.IN, L’On Marco Di Cosimo Presidente Commissione Urbanistica di
Roma,Dott.Guido Mannella Vice presidente Metro C di Roma,Dott.Nicodemo Panuccio
Delegato alla Metro C di Roma.
Per fare qualche nome di questi maestri storici Francesco Romani Maestro degli
anni 50-60, M° Paolo Ciotoli inizia a praticare nel 69 sotto la guida del M°
Tommaso Colapietro con il M° Augusto Basile anche lui praticante di judo dal
1954 al 1958 dal M° A. Ceccarini, nel 1958 al karate dal M° Malatesti a
Firenze.e stato un punto fermo della nazionale FIK negli anni 70,Giancarlo
Barbin Maestro di karate tradizionale di Goju-Ryu di scuola Yamaguchi, Ivo De
Santis, Ippolito Giumenti atleta della nazionale FIK anni 70,Franco Paganini più
volte convocato in nazionale, Luciano Panciroli Campione d’Europa nel 1971.
Oscar Higa figlio del M° Jintatsu Higa, Cristina Rissone è stata una stella del
karate italiano, componente della nazionale italiana di karate dal 1975.Altra
stella del karate femminile Maria Grazia Ferrero atleta della nazionale FIKTA,
Massimo Di Luigi, ha iniziato dal judo alla guida del padre poi per approdare al
karate Wado Ryu nel 1975, Aurelio Bonafede inizia la pratica del karate stile
Wado Ryu nel 1962 partecipando con la Nazionale Italiana con una gara a squadre
a Parigi, Francia-Italia 1968,Rosario Capuana pilastro su cui poggiava la grande
FESIKA e’ stato uno dei piu’ grandi agonisti della scuola Shirai.Roberto
De Luca , ex capitano della Nazionale
Italiana dei tempi d’oro, già capitano del GS Carabinieri Allenatore della
squadra vice Campione del Mondo, più volte campione d’Europa,
oggi Direttore tecnico della FIK.
Bruno Gilardi e’ un professionista affermato e’ stato Capitano della Nazionale
Italiana ed allenatore della stessa.
Enzo Collamati profondo conoscitore dello stile Wado Ryu, inizia la pratica nel
1964 con il Maestro Yamashita, Vezio Diotallevi una memoria storica del karate
italiano ha ricoperto tantissimi incarichi tecnici,
Lilio Semino noto come il maestro ligure conoscitore del karate tradizionale
Shoto Kan, Marco Tosatti presidente FIKDA 1982,M°B. Raniero Abeille inizia all’eta’
di 7 anni prima con i rudimenti del judo dal padre per poi proseguire con corsi
regolari di judo e ju-jiutsu, Gilberto Berlen inizia nel 1970 sotto la guida del
Maestro Alberto Evangelista, uno dei pionieri del karate in Italia.Un’altra
pietra miliare del karate e il M. Giorgio Carcangiu a sole 14 anni ottiene la
cintura nera 1° Dan.
Nell’evento sono stati ricordati alla memoria personaggi come Augusto Ceracchini
valido atleta di judo cresciuto alla scuola CUS Roma con il Maestro Santarelli,
al grandissimo Franco Franchi personaggio noto nella FESIKA nel suo modo facendo
parlare del karate come non si era mai visto, Carlo Henke.In fine e’ stata
consegnata la cintura nera “ad honorem” a Isacco Zurru.
La storia del karate e’ molto prestigiosa, difficile, piena di mutamenti,
denominazioni e riconoscimenti non ottenuti, e forse oggi si e’ fatto un primo
passo nella storia del karate, ringraziando questi maestri divulgando la loro
esperienza a tutti coloro che si sono avvicinati a questa disciplina.
E la FIK su iniziativa di un gruppo di maestri e dirigenti si propone per la
sola disciplina del karate con l’obbettivo ambizioso, ma non impossibile, di
riunire tutti i praticanti di karate, dando a tutti la liberta’ di vivere e
praticare il karate con gioia.Un evento fortemente voluto dalla FIK,
interpretando i sentimenti di tanti praticanti, per onorare quanti hanno fatto
"grande" la storia del karate italiano e a prescindere da sigle o federazioni
che ci sono nel mondo del karate.