DUE ANNI DELLA FIAM

 

Di M° Ilio Semino

 

Alla scadenza del secondo anno di vita, la Fiam può trarre alcuni bilanci sull’attività svolta.

Innanzitutto è doveroso sottolineare l’attenzione posta dalla dirigenza alla crescita del livello tecnico di coloro che hanno concesso la loro fiducia alla rinnovata Federazione, evidenziato nei numerosi corsi di aggiornamento e di formazione per tecnici ed ufficiali di gara organizzati negli ultimi 24 mesi e dai numerosi raduni per atleti di interesse nazionale ai quali hanno potuto partecipare tutti coloro che hanno voluto dimostrare le loro capacità.

A fronte di questo obiettivo la Federazione ha costruito uno staff di prim’ordine che, senza voler ripetere parole già scritte da altri senza una reale credibilità, ha riunito i migliori docenti reperibili sulla piazza.

Al di là dei proclami e delle attribuzioni di meriti a sconosciuti e/o mediocri personaggi eletti quali grandi maestri seppur privi di evidenti capacità e trascorsi, alla Fiam hanno aderito, senza nessuna pressione, promessa o regalia, coloro che hanno scritto la storia del karate degli ultimi trent’anni.

Il Presidente Maurizio Micheli, oltre ad essere un imprenditore di chiare capacità ed un manager dalle invidiabili intuizioni, è stato un praticante vero ed un campione assolutamente riconosciuto. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto comprendere quali erano le necessità di un karate italiano oramai in balia di personaggi motivati da opportunismi e interessi personali, affiancati da elementi di mediocri capacità diventati “famosi” attraverso propaganda mendace.

La politica dei dirigenti delle organizzazioni italiane ha sempre dato poco spazio alla capacità, ritenendo che fosse meglio circondarsi di incapaci obbedienti piuttosto che di persone preparate e pensanti, questo ovviamente per apparire potenti ed importanti agli occhi di chi soltanto grazie a loro poteva vantare titoli e qualifiche.

Micheli ha seduto al suo tavolo Bruno Gilardi nelle vesti di vice presidente e Massimo Di Luigi in quelle di Direttore Tecnico.

Bruno Gilardi è un professionista affermato ed un uomo di cultura. E’ stato Capitano della Nazionale Italiana ed allenatore della stessa senza mai aver avuto Santi in Paradiso…Aveva ricevuto l’incarico per le sue indiscusse capacità. Ha ritenuto poi di lasciare poiché, non rientrando nella nutrita schiera degli incapaci obbedienti, non gli veniva più lasciato spazio per operare a modo suo, rispondendo poi in prima persona dei risultati.

Massimo di Luigi è stato il miglior prodotto del karate italiano agonistico nel settore kumite degli ultimi venticinque anni. Anch’egli capitano prima ed allenatore poi della nazionale, ha collezionato titoli personali e per la squadra senza precedenti. Era bravo e pensava, non andava bene.

Nell’arco di due anni Micheli ha richiamato alla Fiam oltre quindicimila persone ed ha iniziato in maniera lenta ma inesorabile ed inarrestabile un processo di ricostruzione del karate italiano. Alcuni che sono arrivati, scontenti di dove stavano e convinti di ricevere onori e glorie si sono ricreduti e sono tornati da dove venivano. Alla Fiam non interessano gli scontenti di altre organizzazioni, alla Fiam interessa l’adesione di chi crede nel progetto e nella ricostruzione, contento o scontento che sia. La Fiam non vuole essere l’ennesimo rifugio peccatorum, La Fiam sarà la federazione di coloro ai quali sta a cuore il karate.

Per fugare ogni dubbio sugli obiettivi federali sono stati incaricati tecnici di indiscusse capacità ad occuparsi dei settori di loro competenza, come ad esempio lo Shotokan, affidato a tre maestri che non necessitano di commenti:

Ferdinando Balzarro, proveniente dalla Fijlkam ove ricopriva il ruolo di responsabile nazionale dello stile, seppur relegato a figura simbolica in quanto non rientrante negli “standard” dell’incapacità obbediente;

Michele Scutaro, storico allenatore della Nazionale Fikta e già D.T. della Fesik, stanco della conduzione diversa ma così ugualmente monarchica delle due organizzazioni;

Ilio Semino, per dieci anni Commissario di Stile in Filpjk e presidente della Commissione Shotokan in Fesik, titoli importanti e grandi consensi dai praticanti, ma personaggio scomodo per i nostri eroi…..

Lo Shito ryu vede riuniti Paolo Zoccolanti, ex atleta di valore e allievo prediletto del maestro Oshimi, che ha dimostrato con i suoi allievi di non essere secondo a nessuno, e Lorenzo Calzola, storia del karate umbro, che la Fijlkam è riuscita a far fuggire portandosi dietro le sue decine di titoli italiani vinti e le sue centinaia di seguaci di cui non pochi in Azzurro…Completa lo staff il maestro Claudio Chiccarella di Roma.

Il Wado ryu vede impegnati nomi fondamentali della scuola italiana: da Enzo Collamati, nazionale degli anni ’60 ed indiscusso caposcuola, a Savatore Canto, ed ovviamente gli stessi Gilardi e Di Luigi, allievi diretti del maestro Yoshoka.

Il Goju ryu ha nel maestro Vitaliano Morandi il suo coordinatore. La scuola Goju è la meno diffusa ma si stanno sviluppando interessanti contatti con diversi gruppi di praticanti.

La specialità del kumite è in grande fermento. Sotto la direzione ad interim di Massimo di Luigi, operano per il sanbon il maestro Oliviero Ratti e per l’ippon il maestro Michele Scutaro. Già dal 2007 avremo grandi sorprese nel settore che porteranno nuovi stimoli e grande competitività. A supporto della specialità ed a coordinare l’attività Formativa è presente il maestro Giuseppe “Pino” Sacchi, indimenticato protagonista del karate toscano ed auxologo professionista 

Il settore arbitrale si muove su concetti sostanzialmente rinnovati sia nella qualificazione che nella formazione e nell’aggiornamento. Il settore è affidato a Vitaliano Morandi (Internazionale WKF), Franco Sebenello (Senior Referee WKC) ed a Andrea Antonini (ex atleta FF.GG. ed arbitro Nazionale) con il supporto di Gianni Orfeo, vecchio leone bresciano.

Completano il quadro i Presidenti di Giuria, affidati ai fidati Daniele Petrone e Roberto De Benedictis, la cui esperienza è pluridecennale.

Sono confluiti nella Fiam a dar vita al settore New karate maestri di grande esperienza quali Fabio Tomei, Roberto Baccaro, Marco Pellegrini e Donato Tintorio ai quali è demandato il coordinamento di tutte le forme di karate che non seguono i canoni tradizionali delle quattro scuole principali. In Fiam c’è posto per tutti ed a tutti è riconosciuta dignità ed attenzione.

Non parlo dei settori Judo e Wu Shu poiché i responsabili nazionali, rispettivamente i maestri Vismara e Pasotti, sono da soli garanzia di assoluto valore.

Entrata nella W.K.C. la Fiam ha subito imposto la sua presenza quale organizzazione da prendere come esempio. 

Innanzitutto è stata apprezzata la strutturazione della Fiam nei diversi settori ed aree, Dirigenziale, Manageriale, Formativa e Tecnica alla quale la Federazione Mondiale adeguerà la sua struttura, grazie alla nomina di Maurizio Micheli quale Direttore del settore Sviluppo della WKC.

Sul piano agonistico gli atleti Fiam sono intervenuti al Campionato del Mondo di Novi Sad, a due trasferte internazionali ed al Campionato Europeo di Bratislava. Parteciperanno al campionato del Mondo Juniores ad Hannover e nel 2007 avranno la possibilità di vivere il mondiale a Bergamo.

L’apporto organizzativo fornito da Giacomo Gullo in veste di Direttore Sportivo Nazionale, al quale giova enormemente il supporto fornito da Francesca Frate, ex Capitano del Kumite femminile che, ritiratasi dall’agonismo, ha assunto le vesti di dirigente, va a completare tutta una serie di iniziative sociali, culturali, scientifiche e diplomatiche, nonché commerciali e di servizi che la Fiam, attraverso l’impegno e l’adesione di nomi illustri nei diversi campi di azione, è in grado di proporre agli iscritti, alle società, alle famiglie, abbandonando il ruolo di mera federazione “sportiva” ed assumendone uno molto più ampio, diversificato ed eclettico.

Tutto questo è reso possibile anche grazie alla efficienza della dott.ssa Natalia Tolstikhina, responsabile delle pubbliche relazioni, e della segreteria generale affidata a Monia Olivari.

Sarà sufficiente entrare nel sito della Federazione (www.fiamsport.it) per verificare l’espansione e la varietà di prodotti che la Fiam offre ai propri tesserati, che dovendo essere qui elencati richiederebbero decine di pagine.

Grazie Presidente e….Buon Compleanno Fiam!