Maestro Di Luigi Aldo

 

 

 

nato a Roma nel 1925, si avvicina allo sport da giovanissimo praticando tutte le discipline sportive allora possibili, l’atletica leggera con la corsa e la marcia, il calcio, il nuoto, il tutto in maniera autodidatta. Comunque sport e attività fisica , perché un’esigenza Aldo la sente molto forte , quella di una costante attività fisica, la necessità di esprimersi attraverso il proprio corpo.

 

 La sua esuberanza , sempre comunque contenuta nei limiti del consentito, lo fa avvicinare al pugilato nel quale trova soddisfazione e poi la lotta nei due stili ( libera e greco-romana ). Frequenta in questo periodo una delle palestre storiche della capitale :  “ L’AUDACE”.Ne diventerà poi consigliere, istituendo, anni dopo il primo corso di judo della società sportiva.

 L’incontro con il judo , in occasione di un saggio dimostrativo, lo rapisce completamente e definitivamente. Inizia la pratica del Judo, non è più un ragazzo, ma è forte di una poliedricità atletica , che gli consente di eccellere in pochissimo tempo in questo sport ancora nuovo e sconosciuto dalle masse.

 

Viene immediatamente attratto da quei valori di riferimento che esulano la pratica stessa, come il rispetto per l’altro, la lealtà, l’educazione e l’uso della regola, una  gerarchia interna funzionale alla trasmissione di questi valori, che ne contraddistinguono i tratti essenziali e ne esaltano i valori. La comprensione dell’Arte avviene grazie ai contenuti culturali che negli anni divengono per Aldo sempre più nitidi ed essenziali.

 

Aver sposato o meglio riconosciuto nelle cosiddette Arti Marziali questi contenuti , spinge Aldo ad iniziare un percorso nuovo ma coerente, quello dell’insegnamento. Studia , approfondisce, mai soddisfatto della sua preparazione, seguita a studiare con il suo Maestro , Ken Otani, fino a diventare unodei Maestri più capaci ed esperti in Italia. Nel 1957 apre la sua prima scuola di Judo a Roma ,la pol. Olimpica Campidoglio, e nel 1960,  approda ad Ostia.

Fonda , a costo di innumerevoli sacrifici la Yo Sho Kan, iniziando i corsi all'interno della struttura “ IV Novembre”. E’ la seconda società sportiva ad esercitare in una Ostia ancora tutta da fare , un’attività sportiva. Arrivano a decine , i ragazzi a frequentare i corsi di” lotta giapponese”, tenuti da un Maestro giovane e simpatico ma già serio e carismatico.Nel 1967 si trasferisce presso i locali di Villa Rossini , dove ormai consolida il suo successo di Maestro, dirigente sportivo nazionale ,promotore di sport per Ostia. E’ uno dei promotori principali della Federazione di Judo (F.I.A.P.), collabora attivamente alla realizzazione delle Olimpiadi di Roma,   partecipa all’organizzazione di Campionati Italiani ed al Campionato Europeo di Judo, svoltosi a Roma nel 1967. E’ arbitro nazionale di Judo e contemporaneamente consiglire e poi vice-presidente del Comitato reg.Lazio ( F.I.A.P.; F.I.L.P.J.), contribuendo fortemente allo sviluppo della Federazione in regione e in Italia.

Concorre alla creazione e sviluppo della Federazione Italiana di Karate (F.I.K.).

E’ arbitro mondiale di Karate e membro della commissione nazionale arbitri.

E’ membro di commissione negli esami per maestri di Judo, collabora alla realizzazione del centro federale Fijlkam di Ostia.

Centinaia di allievi giovanissimi iniziando ,hanno fatto proprio con lui i” primi passi”, imparando in modo serio e sereno i principi di una vita spesso non facile, ma che dimostreranno di saper affrontare con coraggio e dignità, così come il Maestro Di Luigi gli ha insegnato.Dalla sua scuola sono usciti grandi atleti, alcuni di livello nazionale ed internazionale, altri con un palmares meno altisonante ,ma tutti con la piena capacità e consapevolezza di poter sostenere il confronto con i problemi e le scelte difficili della vita di tutti i giorni.

 E’ stato un buon padre di famiglia ,un buon marito,che ha potuto realizzare tutto questo soprattutto grazie alla grande collaborazione , sostegno e condivisione nei suoi progetti della moglie  Edvige. Valida consigliera, ottima madre, punto focale per tutta la famiglia.

Ha fatto molte cose belle per gli altri , Aldo Di Luigi, ma forse in una è eccelso, è riuscito a rimanere coerente con le sue scelte, fungendo da simbolo positivo per chi ha avuto la fortuna e la volontà di ascoltarlo ed osservarlo.

E poi è riuscito a far innamorare degli stessi suoi principi e della stessa sua passione , l’insegnamento, i suoi due figli, Massimo e Paola, che stanno perpetuando con lo stesso vigore ciò che lui ha iniziato tanti anni fa.                   INSEGNARE E’ TOCCARE UNA VITA PER SEMPRE

           

                    Maestro, papà,  grazie di tutto e per sempre