LA POLIZIA PENITENZIARIA IN FESTA
di A. Bisio
Il 3 e 4 ottobre, per il secondo anno consecutivo, i Fori Imperiali, il Colosseo e l’Arco di Costantino, sono stati il teatro naturalmente coreografico della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria 2006.
Tra tutte le celebrazioni istituzionali che hanno impegnato le massime cariche dello Stato con i vertici ed i dipendenti dell’amministrazione penitenziaria, ha avuto ampio spazio anche lo sport.
Il pomeriggio del 4 ottobre è stato infatti interamente dedicato alle esibizioni degli atleti di tutte le sezioni del gruppo sportivo fiamme azzurre che si prestavano ad essere rappresentate nel meraviglioso scenario romano.
Un gruppo, quello della polizia penitenziaria, che pur essendo l’ultimo nato tra i gruppi sportivi italiani, ha saputo scalare, in poco meno di un ventennio, le classifiche nazionali, europee e mondiali di tutte le sue discipline agonistiche.
Gran parte del merito di tale successo, guadagnato sul campo nel senso pieno del termine, va senza dubbio alla politica che la polizia penitenziaria ha condotto nella gestione dei suoi valorosi atleti, consentendo loro di allenarsi nelle condizioni più idonee all’espressione delle loro performance migliori: nelle strutture e con i tecnici di fiducia, evitando l’effetto “sradicamento” che spesso si verifica allorquando un atleta, pensiamo agli omologhi gruppi sportivi militari, viene avulso dal contesto familiare e ambientale per essere immesso in una caserma o altra struttura federale per allenarsi con metodologie in molti casi lontane dall’essere funzionali alle sue caratteristiche specifiche.
Una politica che, affiancata ad uno staff di valore, ha pagato a suon di risultati e riconoscimenti sportivi ed istituzionali di pregio.
E poiché la Festa del Corpo è in parte anche il momento dei bilanci, non si può non citare il lavoro svolto, ad un solo anno dal suo insediamento come responsabile del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, dal Commissario Marcello Tolu, totalmente in linea con la politica di vicinanza agli atleti sopra citata.
Da uomo di sport, ex calciatore dell’Astrea che attualmente dirige riunendo in sé, per la prima volta nella storia della polizia penitenziaria, la direzione dei due settori sportivi in essa operanti, ha saputo prestare attenzione alle esigenze di atleti che militano in realtà federali tra loro diverse e spesso assai difficili; non lesinando mai disponibilità all’ascolto e capacità di intervenire in prima persona qualora le circostanze lo richiedessero.
A rifondarlo dell’opera fin qui svolta al servizio del Corpo, il medagliere delle Fiamme Azzurre che diventa ogni giorno più colmo, e la stima crescente che gli viene tributata dai suoi atleti.
La manifestazione delle Fiamme Azzurre ha avuto momenti di spettacolo artistico oltre che sportivo.
L’apertura è stata affidata alle ginnaste di ritmica della A.S. Linea Club di Velletri e al corpo di ballo della scuola di danza “Solo Arte” diretta da Fabio Giorni.
Sono seguite poi le esibizioni del karate, con gli atleti della sezione D’Ambrosio, Esposito, Liotta, Lucchetti, Lombardo, Morra e Politini, diretti dal neo tecnico Andrea Torre. A seguire la lotta con i due atleti Rinella e Minguzzi.
E’ stata poi la volta della difesa personale con il metodo globale di autodifesa (MGA), del settore sollevamento pesi con l’atleta Ficco in pedana.
Ma c’è stato spazio anche per il settore lanci dell’atletica con Bordignon e Mottin, per il judo dei validissimi fratelli Bruyere, Rea, Tamanti, Faraldo, Alessio e Caudana. E’ bene ricordare come la gran parte dei judoka faccia parte stabilmente della nazionale azzurra.
A seguire il taekwondo con le due atlete della sezione Mastrantoni e Liotta, poi la scherma con Di Franco, Simoncelli, Bertoli, Corsini e Valentini, il tiro a segno con Corsini e Valentini, il tiro con l’arco (sulla distanza dei 20 metri) con bersagli atipici quanto speccatolari: palloncini colorati ed una mela. Della sezione si sono esibiti gli atleti Paris e Franchini.
Premiata dal presidente Tenebra, la portabandiera della squadra olimpica italiana ai giochi di Torino, Carolina Kostner.
La chiusura, con i brividi a fior di pelle, è stata affidata al pattinaggio artistico, con una rappresentativa di 12 pattinatori del Roller Team di Roma, che hanno eseguito un esercizio a squadra, e con l’emozionante esibizione dell’atleta delle fiamme azzurre Ciani Passeri.
Il tutto è stato seguito con attenzione dal Capo del Dipartimento Dott. Giovanni Tenebra, dal Vice Capo del Dipartimento Emilio Di Somma, dalla Dott.ssa Culla ed il Gen. Mauro D’amico.
Un pomeriggio di spettacolo, di celebrazione, ma soprattutto di sport e promozione dei suoi valori a chi è giunto all’ombra del Colosseo per assistervi.
In primis alcune scuole medie di Roma e Rieti, con la speranza di avvicinare una parte di quei ragazzi alla pratica sportiva, o magari agonistica, e perché no, con l’idea che alcuni di essi possano diventare le fiamme azzurre di domani, e possano regalare al gruppo tante altre belle soddisfazioni.
Graditissima la presenza di una rappresentativa dei giocatori dell’Astrea, che si sono avviati con grinta a condurre una stagione agonistica che fa ben sperare per il proseguimento del campionato 2006/2007.