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Catania - I benefici di un’Arte Marziale in gravidanza
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2/12 10:19
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cura della redazione
Il Taiji Quan fa parte dei cosiddetti
“stili interni” del Wushu, l’arte marziale millenaria della
Cina popolare.
Nel Taiji Quan maggior enfasi è data alla ricerca
dell’energia vitale chiamata Chi o Qi; inoltre definita
“ginnastica dolce” riesce a fondere tre principi
fondamentali della filosofia cinese: la funzione curativa
del movimento, l’importanza della crescita spirituale e
l’autodisciplina dell’arte marziale. Tali effetti si possono
ottenere solo con l’acquisizione delle “Cinque Energie”,
ovvero Mian (come la seta), Lian (continua), Yuan
(circolare), Guan (concentrazione) e Quan (completa).
In altre parole nel Taiji Quan occorre muoversi dolcemente e
con moto circolare, gli esercizi devono essere eseguiti con
la massima concentrazione, favorendo in tal modo lo scorrere
dell’energia in un flusso continuo dall’inizio alla fine
dell’esercizio, chiamando in causa l’intero corpo.
Diventare teneri e flessibili come un bambino, muoversi come
nuvole nel vento con dolcezza e consapevolezza, ascoltando
il respiro, nuotando nell’aria e danzando con la mente ed il
corpo uniti…questa è la vera essenza del Taiji Quan.
Beh…vi chiederete quali siano i vantaggi che la donna in
gravidanza possa trarre dal Taiji Quan…in passato era
opinione comune pensare la donna gravida come una donna
“fragile”, difficilmente si poteva pensare che la donna
durante la gravidanza potesse svolgere delle attività
sportive; contrariamente a tale opinione frequentando il
corso di Taiji Quan del
M° Scaletta Carmelo (colgo l’occasione per ringraziarlo
della preziosa collaborazione), ho potuto constatare che
tale arte marziale, se seguita nel corso della gravidanza,
non solo aiuterebbe a mantenere la salute ed il benessere
fisico trasmettendo pace e libertà sia al corpo che alla
mente della futura mamma e del suo bambino, ma aiuterebbe
anche a gestire la dinamica del travaglio e del parto, e a
controllare gli stati depressivi del post partum.
Come tutti ben sanno la gravidanza ha un profondo impatto
sul corpo, infatti esso è sottoposto a grandi cambiamenti.
Gradualmente alcuni movimenti, alcune prestazioni fisiche,
diventeranno sempre più difficili. Praticando il Taiji Quan
la donna in attesa diventa sempre più cosciente delle
incredibili trasformazioni del proprio corpo, accogliendole
con maggiore consapevolezza.
È naturale che la donna, con un addome che aumenta sempre di
più, tenda ad assumere una posizione sbagliata,
“inarcandosi”, cioè buttando le spalle all’indietro. È
proprio in questo caso che la donna comincerà ad avvertire
un progressivo indolenzimento alla schiena. Grazie alla
pratica costante del Taiji Quan si riesce a mantenere una
normale morfologia della colonna vertebrale; inoltre si
determina un irrobustimento della struttura ossea e un
rafforzamento della muscolatura. La donna riesce in tal modo
ad avere una maggiore elasticità nei movimenti, elasticità
che riuscirà a sfruttare durante il travaglio di parto.
In breve tempo si impara a legare i movimenti in una
sequenza che consente alla mamma in attesa di ascoltarsi con
maggiore consapevolezza, e percepire meglio il contatto con
il suo bambino. In tal modo si creano le condizioni
favorevoli per rafforzare il Bonding, ossia il saldo legame
tra mamma e bambino.
Come si affronta il travaglio di parto e soprattutto il
parto?
E’ chiaro che il momento del travaglio e ancor di più il
parto rappresentano per la donna delle vere e proprie paure.
Con le tecniche respiratorie del Taiji Quan la donna riesce
ad ottenere un maggior controllo al momento del travaglio,
favorendo una migliore ossigenazione del sangue e dei
tessuti, e di conseguenza una migliore ossigenazione fetale.
Di certo ciò che terrorizza più le donne non è l’affrontare
il travaglio, ma bensì il dolore delle contrazioni…
Le sensazioni del dolore sono sempre soggettive e personali.
È bene quindi che la donna sia pronta ad affrontare tale
dolore.
Le tecniche del Taiji Quan non invitano ad eliminare il
dolore ne a reprimerlo, bensì ad accettarlo serenamente come
evento naturale che trasforma, rinnova e dà la vita.
L’aspetto importante è l’atteggiamento che la donna ha nei
confronti del dolore, la donna infatti riesce ad accettare
la contrazione considerandola un’onda che arriva, prende e
rilascia la mamma ed il bambino.
Il Taiji Quan è anche considerata una forma di “ginnastica
meditativa anti stress” che determina uno stato di benessere
generale.
Grazie a tale benessere la donna riesce ad affrontare meglio
il periodo del post partum.
In tale periodo infatti, le crisi di pianto, i cambiamenti
di umore, l’irritabilità, l’affaticamento, l’inappetenza
sono sintomi che colpiscono gran parte delle donne,
caratterizzando quella particolare forma di disturbo nervoso
conosciuta sotto il termine di “Depressione post partum”.
A tal proposito è stato riscontrato che la pratica del Taiji
Quan, grazie al movimento lento e armonico del corpo
coordinato alla respirazione addominale, migliora i livelli
di noradrenalina e serotonina, ovvero i neurotrasmettitori
più importanti nel controllo fisiologico e patologico degli
stati emozionali.
La donna riesce il tal modo ad avere un maggior controllo di
se stessa e quindi degli eventuali stati depressivi.
Maggior controllo avrà anche l’incontinenza urinaria…è
normale avere qualche piccola perdita nei mesi che seguono
il parto. Con il Taiji Quan l’incontinenza urinaria sarà la
prima ad essere controllata, infatti con l’aiuto di alcuni
esercizi i muscoli del pavimento pelvico acquisteranno il
tono giusto, evitando la comparsa di problemi futuri da
incontinenza da sforzo.
Il Taiji Quan quindi, grazie alle tecniche respiratorie e
meditative, riesce a migliorare la salute fisica e mentale
durante i mesi della gravidanza ed i successivi.
Voglio concludere precisando che la pratica di tale
disciplina è inoltre consigliata:
1. per migliorare la postura;
2. durante la menopausa e nei soggetti affetti da
osteoporosi;
3. per il controllo dei dolori durante il ciclo mestruale;
4. per il drenaggio linfatico.
Dott.ssa Rizzo Veronica Vanessa
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