eventskarate giugno 2010
Fonte: www.perdipesosystem.it
Il gusto, costituito da un
insieme di sensazioni a noi ben note, ha in realtà un ruolo fondamentale nel
determinare quantità e tipologia di cibo mangiato.
Sensazioni chimiche e meccanismi fisiologici determinano la percezione e l'invio
di messaggi al cervello di appetibilità influenzando anche l'aumento di peso.
Alcuni gusti sono comuni a tutti gli esseri umani e sono legati all'istinto di
sopravvivenza, come il piacere nel mangiare cibi ricchi di energia tipo il pane
o la pasta o grassi come i formaggi.
Ci sono poi gusti acquisiti soggettivi e modificabili in base anche a fattori
culturali.
Le sensazioni gustative sono cinque: dolce, amaro, salato, acido e umani.
Il dolce si sente principalmente sulla punta della lingua, il salato e l'acido
ai lati, l'amaro in fondo.
Tuttavia, vanno distinti gusto e aroma, infatti, i gusti sono solo i 5 citati
mentre l'aroma è legato principalmente all'olfatto.
Distinguere un gelato alla vaniglia da uno al cioccolato è impossibile si ha il
naso tappato poiché in tal caso si sente solo il gusto dolce.
Il problema con i gusti è che attualmente se ci si siede ancora a tavola lo si
fa in modo distratto, velocemente e solo per soddisfare un bisogno con alimenti
precotti, industriali, fast food che livellano sapori, omologano il gusto,
limitano le sensazioni e appiattiscono le percezioni.
Inoltre, vi è un eccesso di stimoli confusi e scoordinati, che contribuiscono ad
appiattire la nostra capacità di sentire conducendoci verso l'impossibilità di
utilizzare i sensi e di arrivare alla soddisfazione mangiando in modo eccessivo.
Causa del sovrappeso è anche l'abbandono del vecchio modello di consumo del
pasto sostituito da uno "mordi e fuggi", dannoso e deviante che conduce a
comportamenti alimentari scorretti e che privano di un elemento importantissimo:
il piacere.
Peraltro, oggi si hanno troppi sapori nello stesso pasto che sono causa del
mangiare eccessivo, poiché più sapori troviamo a tavola più i centri della fame
sono sollecitati.
Infatti, ogni nuovo sapore annulla il precedente e non si arriva mai alla
sazietà, infatti, l'addizione di sapori stimola l'ipotalamo a produrre un ormone
che aumenta la fame: il neuro peptide y.
Infine, va ricordato che l'eccesso alimentare tipico dei nostri tempi,
l'insoddisfazione e la ricerca eccessiva del cibo è legata anche all'incapacità
di apprendere ancora dai cibi, di sentire, di sperimentare e andrebbero
eliminati i comportamenti alimentari che ci impediscono di gustare ciò che
mangiamo rendendoci sazi fisiologicamente e psicologicamente.
Riflettendo, da quando tutti andiamo di fretta e abbiamo tolto tempo al pasto
siamo abbiamo anche iniziato a lottare con il sovrappeso. Fondamentale per
perdere peso è riappropriarsi del tempo di gustare i cibi delle sensazioni
olfattive che raggiunge zone del cervello che presiedono alla creatività, alle
emozioni e agli affetti.