Il maestro Lorenzo Calzola lascia la FIJLKAM
Il M° Lorenzo Calzola, uno dei più apprezzati tecnici italiani, lascia la Fijlkam e abbraccia la causa Fiam.
Calzola è un arbitro internazionale che nella sua lunghissima carriera si è sempre distinto per capacità e competenza e, sui tatami di mezzo mondo, ha vestito sempre la sua divisa di Ufficiale di gara, con l’orgoglio e la fierezza di appartenenza.
Il suo avvento in Fiam, apre le porte anche a tutti quegli amici e praticanti che lo hanno costantemente considerato punto di riferimento.
“Ho dato alla Fijlkam gli anni migliori della mia vita”, ci confida il M° Calzola,” gli anni della giovinezza, ed ho ricevuto sicuramente anche tante gratificazioni.
Mi tornano in mente le grandi vittorie dei miei allievi, i 17 titoli italiani di mio figlio Andrea, le convocazioni in nazionale, i miei arbitraggi su palcoscenici prestigiosi.
Ma mi chiedo, a quale prezzo? Ho subito tante, troppe ingiustizie, troppe umiliazioni ingiustificate.
Il filosofo Kant diceva che il potere guasta irrimediabilmente il libero giudizio della ragione, ed io sono convinto che in Fijlkam, qualche dirigente del karate nazionale mantenga il potere da troppo tempo, tanto da essere considerato intoccabile, un onnipotente.
Ed è per questo che ho avuto il coraggio di cambiare, di voltare drasticamente pagina.
Ho voglia di lavorare in un contesto positivo, ho voglia di riconquistare la mia serenità.
La scelta della Fiam, nasce proprio dagli obiettivi che si è prefissato il suo Presidente Maurizio Micheli, un grande uomo di sport, un imprenditore che ha scelto nell’innovazione, l’arma del suo successo, un successo che vuole fortemente traslare anche nel mondo del karate.
A Bergamo è conosciuto come l’uomo dal “ golden touch”, quello che tocca diventa oro.
E non a caso ha puntato sui vecchi compagni di Nazionale, sui grandi campioni di un recente passato, come Bruno Gilardi, che occupa la Vice Presidenza, e come Massimo di Luigi, Direttore Tecnico Nazionale.
L’organizzazione e una divisione dei ruoli a tutti i livelli, sono l’autentica novità di questa Federazione.
Si da l’addio a organismi burocratici a conduzione familiare, ad un utilizzo strumentale degli atleti migliori, si da finalmente voce a quei dirigenti e tecnici motivati, pronti ad una costante formazione.
In Fiam la strategia vincente è il lavoro di squadra, aiutare le varie società a raggiungere gli obiettivi, essere sempre presenti sul campo, lavorando duro.
In Fijlkam lascio una parte del mio cuore, lascio anche amici fraterni con cui ho condiviso momenti indimenticabili.
Ma, ora, ho il diritto ed il dovere di andare avanti, senza arretrare, come ho sempre fatto sui tatami di mezzo mondo”.