Incontro con il monaco buddista Maestro Mitsutaka Koso.
Eventskarate 08 dicembre 2010
Fonte www.karate-do.it alla voce "Maestro Mitsutaka Koso il documento completo
Salsomaggiore (PR) - 23.01.2010
Il MAESTRO
Koso saluta tutti ed è lieto di rincontrarvi. \"Ogni volta che torno qui imparo
sempre qualcosa di nuovo dal MAESTRO Shirai, dal MAESTRO Naito, dal MAESTRO
Watanabe e anche da tutti voi. Per questo vi ringrazio molto\". Avevo detto
tempo fa che se una persona non s\'incontra per più di tre giorni la si può
ritrovare cambiata. A qualcuno potrebbe essere parso spaventoso!
La volta scorsa ho assistito al vostro allenamento e ho provato una profonda
emozione riscontrando il vostro miglioramento. Lo deduco dal vostro
atteggiamento serio verso il Kerete-Do, In particolare osservandovi mi piace
ricordare il Dojo Kun. Sento veramente il vostro desiderio e la vostra volontà
di progredire, quindi mi soffermo a riflettere su ciò.
Mi domando spesso perché il MAESTRO Shirai inviti proprio me. Se il Karate-O che
praticate fosse solo uno sport, non credo mi chiamerebbe ...
In generale le arti marziali si sono sempre basate sulla filosofia orientale e
in particolare sul Buddhismo. Questa è la nostra occasione per un
approfondimento utile a raggiungere il nostro obbiettivo. Oggi vorrei spigare le
differenze tra la religione orientale e occidentale. Sicuramente alcuni concetti
sono comuni alle due culture e possono essere tradotti con eguale valenza.
Venendo in un paese di tradizione cattolica io, monaco Buddhista, ho il dovere
di spiegare alcuni concetti. Per aiutarmi introdurrò alcune argomentazioni
tratte da un testo del prof. Nakamura Hajme (Matsue 28/11/1911 - Tokyo
10/10/1999), studioso giapponese del Buddhismo e di storia delle religioni
orientali. Egli spiega che la zona geografica dove sono utilizzati gli
ideogrammi per la scrittura è la parte orientale dell\'Asia. In particolare in
Giappone c\'è una sostanziale differenza di base nel modo di tramandare il
pensiero sacro.
Il concetto di religione è un concetto molto diverso dalla vostra realtà,
soprattutto nel significato del \"valore\".
Due sono gli ideogrammi che rappresentano il concetto della parola religione.
Uno è shu, il suo significato è estrema o ultima verità. Significa in sostanza
ciò che non è spiega bile con le semplici parole e che non può essere ricondotto
a schemi o regole. Ovviamente noi per spiegare questo concetto dobbiamo usare le
parole. Ciò determina la formazione di un insegnamento e quindi tale ideogramma
si trasforma in kyo. Qualcosa d\'inspiegabile diventa così tramandabile nell\'unione
dei due ideogrammi, diventando shu-kyo. Letteralmente tradotto tale binomio
significa Religione.
Dentro questo legame ciò che non potrebbe essere spiegato è decifrato di volta
in volta dalla singola persona e trasmesso secondo il suo caratteristico
sentimento (cuore). Ritorna così il concetto di cui vi avevo accennato in
precedenza chiamato kokoro. La riunione delle diverse espressioni dei singoli
kokoro accetta tranquillamente i concetti di altri pensieri filosofici o
religiosi estranei al Buddismo. In Giappone al tempo dell\'epoca Meiji (Periodo
del Regno Illuminato dal 23/10/1868 al 30/07/1912) questi due ideogrammi sono
fissati per definire il concetto di Religione. Capite in ogni caso come la
definizione non è limitata solo al significato occidentale ma abbia una base più
estesa. In Giappone è facile che una persona che frequenti un tempio Buddista
non ha nessun problema a entrare in un tempio Shintoista. La zona geografica
comprende anche la Cina, il Nepal, la Korea, il Tibet e l\'India.
Purtroppo di recente il Giappone moderno sta perdendo questo pensiero di shu-kyo
e si sta trasformando in Religione, come \"via dell\'uomo\" in senso prettamente
razionale.
Il prof. Nakamura ci ha lasciato queste riflessioni. La base del Buddismo ha
alla base la filosofia della ragione, della \"via dell\'uomo\". Per questo oggi
io sono qui per cercare di chiarirvi questo concetto.
Vorrei aiutarmi utilizzando un testo del MAESTRO Mabuni Kenei. Egli ha scritto
diversi libri, tra questi ho scelto \"Invito al Budo-Karate\" (Empty Hand. The
essence of Budo Karate). Il MAESTRO Mabuni è conosciuto e molto stimato in
ambito scientifico per il suo lavoro di ricerca.
Il MAESTRO Mabuni racconta che da piccolo comincia la pratica introdotto dal
padre (MAESTRO Mabuni Kenwa) già Maestro fondatore del Karate Shito Ryu (MAESTRO
Mabuni Kenwa). La sua esperienza non si è limitata agli insegnamenti pratici
ricevuti, ma trasferisce anche i precetti filosofici ricevuti. In questo libro
spiega chiaramente e con convinzione la sua esperienza con parole semplici di
facile comprensione. Soprattutto è un ringraziamento ai predecessori che hanno
tramandato con fatica e ricerca l\'arte marziale.
Nella terminologia Kerete-Do, sapete che Do significa la via, il percorso.
La \"via dell\'uomo\" è un concetto chiaro in tutto le parti del mondo. Il problema reale è come trovare la forza nello sforzo per migliorarsi. Buddha dice che per migliorarsi bisogna controllare il proprio spirito. Controllare e vincere il proprio ego. Mettere a posto e trovare armonia tra corpo e mente, per poter parlare con sincerità. Senza essere in affanno, senza arrabbiarsi e allontanando da sé il vizio. Non ci si deve dimenticare della fugacità della vita.
Il luogo dove s\'impara a trovare la \"via dell\'uomo\" è il dojo.
Come vi avevo spiegato questo non è solo un luogo fisico, ma è dove Buddha trova la sua illuminazione, nella trasformazione per la ricerca della via dell' uomo.