L’INVITO ALL’ESPERIENZA DEL T’AI CHI CH’ÜAN

Data: 22-09-2006    Autore: disciplineorientali@usaclimi.it

 


COMUNICATO STAMPA IL PICCOLO TIBET DEI PADRI GESUITI EMOZIONA SEMPRE PIÙ I MILANESI L’INVITO ALL’ESPERIENZA DEL T’AI CHI CH’ÜAN IN SAN FEDELE Milano 22 SETTEMBRE 2007- La dimostrazione di T’ai Chi Ch’üan -in programma mercoledi 27 settembre alle ore 21.00 al centro San Fedele di via Hoepli- è una delle risposte del centro all’entusiasmo con cui i milanesi hanno aderito ai corsi proposti a partire dal 2005 dai padri gesuiti. Un entusiasmo che ha portato a ripensare la programmazione, a moltiplicarla. La dimostrazione del 27 settembre si svolgerà sotto la guida del maestri Ignazio Cuturello e Alfredo Santini, allievi diretti per un ventennio del maestro Chang Dsu Yao e continuatori della sua opera. T’ai Chi Ch’üan o l’estrema polarità T’ai Chi Ch’üan letteralmente significa pugilato (Ch’üan) della suprema polarità (T’ai Chi). La parola pugilato è praticamente sinonimo di arte marziale. L’espressione “suprema polarità” sta a indicare che quest’arte si basa sulle leggi che regolano l’interazione di quelli che sono, secondo il pensiero filosofico cinese, i due poli o principi base dell’universo: Yang (il principio positivo, maschile…) e Yin (il principio negativo, femminile…). Il T’ai Chi Ch’üan è una ginnastica per la salute psicofisica perché stimola e potenzia l’energia vitale dell’uomo. Ed è soprattutto sotto questa forma che quest’arte è stata diffusa in Cina nei primi decenni del ventesimo secolo. Oggi milioni di cinesi, oltre a un numero sempre crescente di occidentali, praticano quotidianamente il “pugilato della suprema polarità” che in Oriente viene considerato uno dei mezzi migliori per mantenersi in buona salute e che è particolarmente adatto per le persone anziane e per i convalescenti. Il T’ai Chi Ch’üan è molto di più di un’arte marziale e di una ginnastica morbida perché è anche una forma di “meditazione dinamica”. Per la sua pratica bisogna infatti mettersi in un particolare stato fisico e mentale: il corpo è rilassato, privo di tensioni, la mente è calma, concentrata e consapevole. La respirazione infine, vero e proprio legame fra corpo e mente, è regolare, lenta e profonda. Il T’ai Chi Ch’üan in Italia In Italia il T’ai Chi Ch’üan è conosciuto ed apprezzato soprattutto per merito del maestro Chang Dsu Yao (1918-1992).Grande esperto di arti marziali tradizionali cinesi in generale e di T’ai Chi Ch’üan in particolare. Militare di carriera e alto ufficiale dell’esercito cinese, per molti anni Chang Dsu Yao è stato Istruttore Capo delle Forze Armate e della Polizia di Taiwan. Ha insegnato anche all’Università di Taipei. Il Dottor Roberto Fassi, a sua volta pioniere delle discipline orientali in Italia, invitò il maestro Chang Dsu Yao a stabilirsi a Milano negli anni ‘70, divenendo uno dei primi allievi e promotori del T’ai Chi Ch’üan. Per ulteriori informazioni: Davide Magni, Rivista Popoli magni.d@sanfedele.milano.it Tel 02 86352505 www.popoli.info Associazione KUNG FU CHANG. Scuola del Maestro Chang Dsu Yao info@.kungfuchang.it www.kungfuchang.it info@assamm.it info@palestrasantini.it disciplineorientali@usaclimi.it