Joy Cup CSI

 

 

Di Fabio Germani

 

Dopo numerosi eventi e manifestazioni, la stagione sportiva del CSI Roma (Centro Sportivo Italiano) nell’ambito del karate, è culminata con la Joy Cup regionale, ovvero la competizione più importante dell’anno. Il M° Massimo Di Luigi e la Commissione Provinciale Karate, di cui è presidente, si sono impegnati, quest’anno come non mai, nell’organizzare grandi avvenimenti sportivi, come stage con Maestri di altissimo livello (tanto per fare dei nomi: il M° Alberto Evangelista, il M° Ilio Semino e il M° Francesco D’Agostino), o gare di kata e kumite, che hanno garantito ai vari atleti che vi hanno partecipato, una crescita sia da un punto di vista prettamente agonistico sia sotto il lato umano ed educativo, obiettivo, quest’ultimo, considerato primario dal Centro Sportivo Italiano. La Joy Cup rappresenta quindi, la ciliegina sulla torta di quello che è stato il lavoro di un’intera stagione.

Il primo atto si è avuto domenica 4 aprile, giorno in cui l’impianto sportivo di Via Martino Longhi (Piazza Mancini, Roma) ha ospitato la gara regionale di kata, valevole per le qualificazioni ai campionati italiani che si terranno entro la fine di giugno. La manifestazione ha visto protagonisti oltre 250 partecipanti, tra adulti e bambini. Nonostante il numero così elevato di karateka l’organizzazione è risultata efficiente: ben sei sono stati i tatami impiegati per impedire  tempi morti e permettere agli atleti di gareggiare senza estenuanti attese e ottima la commissione arbitrale che con autorità e obiettività di giudizio, ha garantito serenità alla competizione.

Il 30 maggio, invece, è andata di scena, nella Palestra Comunale del CSI Roma Est, la Joy Cup regionale di kumite, che ha fatto registrare un numero inferiore di partecipanti (erano 86 gli iscritti), ma non certo un minor livello tecnico. Sicuramente questa gara è risultata un buon test per gli atleti in vista delle fasi finali, una sorta di prova generale per verificare la propria condizione fisica e le lacune tecniche da migliorare. Buone le prove di Lorenzo Sillaggi della società La Periferia e di Ibrahim Khalili della Vikingo Sporting Club nella categoria Junior-Senior cinture Marroni-Nere +75 kg, che hanno dato vita ad una bella finale, dove soltanto alla fine Khalili ha avuto la meglio. Nei 75 kg, importante vittoria di Giuseppe Cupani su Daniele Cotechini, entrambi dell’A.S. Karate Frascati mentre tra le donne, nella categoria Senior cinture Marroni-Nere 60 kg, Monica Tommassini (A.S. Karate Frascati) ha raggiunto il podio più alto a discapito di Daniela Bevilacqua (Vikingo Sporting Club).

Bravi karateka e gare interessanti quindi, ma la Joy Cup non è solo questo, è molto di più. Il CSI, da sempre, presenta nelle sue manifestazioni, un intento profondamente educativo oltre a quello sportivo. D’altronde lo sport deve essere anche questo. E il karate è, senza dubbio, una disciplina che insegna lealtà e rispetto e che va ben al di là del solo aspetto agonistico. Proprio per questo la Commissione Provinciale Karate sposa appieno la filosofia del CSI, proponendo un lavoro di qualità nello sviluppo della persona sia come atleta-karateka, sia come uomo, attraverso un sano agonismo privo di particolari esasperazioni. E’ importante vincere, ma è altrettanto importante crescere e proprio la Joy Cup è l’esempio più calzante di ciò che si spera  poter rendere possibile.

Il prossimo appuntamento del CSI con il karate è previsto dunque per la fine di giugno con i Campionati Italiani, dove karateka provenienti dalle varie regioni si contenderanno i titoli nazionali, mentre la Commissione Provinciale, nella persona del presidente Massimo Di Luigi, ha già dato l’invito per settembre, per una nuova stagione che, come promesso, sarà ulteriormente ricca di grandi eventi.