Kamawan
Eventskarate 10 ottobre 2010
Fonte: www.karate-do.it
Nel
Giappone feudale proliferarono molti machi dōjō (dōjō cittadini) che si
contendevano gli allievi.
Spesso erano stati fondati da personaggi che insegnavano al di fuori di
qualsiasi tradizione o, addirittura, erano basati su tecniche assolutamente
irrealistiche ed inventate, ma dato che esistevano moltissimi samurai
disoccupati alla ricerca di una organizzazione a cui appartenere, questi machi
dōjō divennero estremamente popolari.
Questi dōjō per attrarre nuovi adepti, esponevano all�ingresso elaborate
genealogie e diplomi a titolo di referenza. Kamawan:
Altre Scuole non avevano nessun interesse a promuoversi sul mercato e adottarono
la tattica opposta: erano infatti soliti appendere fuori dal dōjō solo un segno,
ai più incomprensibile, rappresentato da un falcetto (kama) e da una ciotola per
il riso (wan)
Queste due parole, se lette insieme (kamawan), significano letteralmente non ci
interessa.
Era un modo, questo, di per avvisare i possibili apprendisti che quello non era
un luogo dove andare a cercare prestigio, guadagni o fama, ma un luogo dove si
praticava con serietà.
Le Scuole tradizionali tendevano addirittura ad allontanare i possibili studenti come se ciò fosse una consuetudine. Solo colui che tenacemente tornava giorno dopo giorno, poteva ambire di essere accettato.