La storia del Taekwon-do
TAE = saltare KWON = pugno DO = arte. Arte del combattimento con pugni e calci in volo.
La sua origine si colloca agli albori
della storia, durante il regno "Koguryo" (37 a.C) e, successivamente, nel
regno "Silla", quando giovani guerrieri di nome "Hwarang" svilupparono con
efficacia un tipo di lotta senza armi di nome Tae Kyon/Subak, che viene
globalmente considerata antesignana del moderno TAEKWONDO, ed è risultato
della fusione di tecniche parte autoctone, parte mutuate dal Kempo cinese.
I primi manoscritti nei quali viene espressamente citata la pratica del TAEKWONDO risalgono circa al 50 a.C. In questo periodo la Corea era suddivisa in tre regni :
i SILLA, insediatisi nella pianura di kyongju;
i KOGURYO, nella vallle fluviale del fiume Yalu;
i
PAIKCHE insediato nell'area sud ovest della penisola coreana.
Tracce della pratica dal Tae Kyon sono visibili nei dipinti di una tomba
reale della dinastia Koguryo (MUYONG- CHONG).
E ' sicuramente alla dinastia SILLA che si deve la rapida espansione e
diffusione del TAEKWONDO (anche se i natali devono essere attribuiti alla
dinastia KOGURYO).
A seguito delle incessanti scorrerie dei pirati giapponesi (wako), venne
richiesto l’aiuto del Re Gwanggaeto (XIX dinastia Koguryo), il quale inviò
un contingente di 50.000 soldati.
Da tale momento nel regno SILLA, nel più stretto segreto, fu trasmesso dai
primi maestri dell'arte ad una "elite" di guerrieri, diventati famosi con il
nome "HWARANG" (capi), l'insegnamento del "TAE KYON". Questi successivamente
fondarono una società ( una sorta di accademia) detta "HWARANG-DO", ovvero
“la via della fratellanza fra gli uomini”.
Gli "HWARANG" erano selezionati fra la nobiltà reale con età compresa fra 16
e 20 anni ed avevano ruoli di comando. A loro vanno aggiunti i "NANGDO"
(cadetti), sempre scelti fra la nobiltà non reale, fino a costituire un
numero totale fra le 250 e le 1000 unità. E' importante ricordare che, oltre
alla pratica del TAE KYON, l'istruzione all’interno dell’accademia
comprendeva moltre altre materie quali storia, morale buddista, etica,
filosofia confuciana, equitazione, scherma, tattica militare, etc. La vita
all'interno dello HWARANG-DO e l'educazione dei giovani era basata sui
cinque codici della condotta umana come stabiliti dal monaco buddista
WONKANG.
1 fedeltà al tuo paese
2 obbedienza ai tuoi genitori
3 lealtà con i tuoi amici
4 non ritirarti mai in battaglia
5 non uccidere ingiustamente.
I
HWARANG erano ferrati anche nelle discipline "umanistiche" ed intrapresero
viaggi lungo la penisola, per diffondere ed insegnare la loro arte; furono,
quindi, i responsabili della diffusione del TAE KYON nel periodo compreso
fra 668 e 935 d.C. Esteso per la prima volta anche ai ceti più bassi della
popolazione, in tale periodo, l'insegnamento del TAE KYON assunse una
connotazione sostanzialmente ludica (miglioramento della condizione fisica
del praticante). Così fu fino all’avvento della dinastia KORYO 935 d.C., che
si concluse nel 1392. In quei secoli l'insegnamento mutò nuovamente e cosi
le finalità (durante il regno del Re UIJONG, 1147 -1170): da pratica
sportiva a vera disciplina di combattimento. Il nome del TAE KYON mutò in
SUBAK.
Alla dinastia KORYO seguì la dinastia YI (1397- 1907), alla quale va
attribuito il merito di aver scritto il primo libro sul SUBAK e divulgata la
sua pratica a tutta la popolazione, il che permise la sopravvivenza del
SUBAK per tutto il periodo storico successivo, caratterizzato da lotte di
potere intestine e dalla confusione generale che ne derivò. In tale oscuro
periodo la sopravvivenza dell'arte fu sostanzialmente affidata alla
trasmissione dell'insegnamento a livello familiare e nel piu' stretto
riserbo. Fu il popolo, quindi,a garantire la sopravvivenza nel tempo del
SUBAK e quindi del TKD.
Nel 1909 l'arte marziale venne rivalutata, a seguito dell'occupazione
giapponese, che durò per 36 anni, durante i quali ogni arte marziale fu
messa al bando. Ma questo non fece che favorire un incremento ed impulso
della pratica del SUBAK, ritenuta forte motivo di aggregazione ed essenza
della unità nazionale. Molti patrioti si riunirono infatti in gruppi di
resistenza clandestina studiando assiduamente tale disciplina. In tale
periodo la pratica e la conservazione del SUBAK furono affidate a pochi
maestri, sino alla fine del veto giapponese (1943). Bisogna, comunque,
aspettare la fine delle ostilità per assistere alla "esplosione" della
pratica della disciplina.
Un problema presente all'inizio fu quello del proliferare per tutto il paese
di varie scuole differenziate negli stili, conseguenza delle influenze che
ciascun maestro aveva ricevuto a seguito dell’introduzione delle diverse
arti marziali cinesi e giapponesi. La prima scuola "KWAN" ove venne iniziata
la pratica di una disciplina coreana venne aperta a Seul. A questa ne
seguirono numerose: "CHUNG-DO KWAN", " MOO DUK KWAN", "YUN MOO KWAN". Altri
"DOJANG" furono aperti in rapida successione dal 1953 fino al 1960: "SONG
KWOO KWAN", "OH DO KWAN". Caratteristica di questo proliferare fu la
diversità di stile; benché ogni Dojang affermasse di praticare lo stile
originale, in realtà solo pochi aspetti del tradizionale SUBAK venivano
trattati. I dissidi fra le varie scuole si moltiplicarono, impedendo per
diverso tempo la creazione di un organismo unitario. Nel 1946 si iniziò la
pratica dell' insegnamento nell'esercito e ben presto l' efficacia fu così
palese da ritenere opportuno un insegnamento generalizzato per le forze
armate, ufficializzato nel 1952. L'evoluzione passò anche attraverso la
profonda impressione che negli stati uniti generarono varie dimostrazioni
del potenziale della disciplina e che portarono alla fondazione di varie
scuole. Nel 1955, a seguito di vari contatti tra le scuole e dalla riunione
di un comitato di Maestri, storici, politici e leader sociali, il Gen. CHOI
HONG HI unificò tutti i vari KWAN sotto una unica denominazione. Dapprima il
nome scelto fu "TAE SOO DO", modificato due anni dopo nel definitivo "TAE
KWON DO", molto più vicino all' originario nome "TAE KYON".
FORME (POOMSE)
Nell'esecuzione della
forma si apprende il controllo, la tecnica, l'uso della contrazione
muscolare, equilibrio, e precisione, ritmo e coordinazione.
Le forme hanno origine dal libro “I Ching”, un oracolo cinese. I Ching ha
64 esagrammi, una combinazione di due set di tre linee, chiuse o aperte.
I set di tre linee sono chiamati trigrammi. Le linee chiuse rappresentano
lo yang, le linee aperte lo yin. L’unione dello yin e dello yang è
chiamato ”taich’i”. Nella lingua coreana questo si chiama T’ae-guk. Questo
spiega il termine Poomse TaeGuk. Gli otto trigrammi insieme si dicono
Pal-gwe, da cui il termine Poomse PalGwe…
Agli inizi degli anni '70 l'Associazione Coreana di Taekwondo (KTA) unifica le forme del Taekwondo in 17 Poomse, che vengono ulteriormente riconosciuti dalla Federazione Mondiale di Taekwondo (WTF).
Poomse TaeGuk/PalGwe
Il Chang—Aria
(Sud, il Padre)
La prima TaeGuk/PalGwe è l’inizio di tutte le forme. Il trigramma associato
rappresenta lo Yang (l’aria, la luce), quindi questa forma dovrebbe essere
eseguita con la grandezza del cielo (aria).
Poomse TaeGuk/PalGwe I
Chang—Lago
(Sud-est, la figlia più giovane)
Nelle profondità del lago ci sono tesori e misteri. I movimenti di questa
TaeGuk/PalGwe dovrebbero essere eseguiti sapendo che l’uomo ha dei limiti,
ma che noi possiamo superare questi limiti. Ciò dovrebbe far provare una
sensazione di gioia, sapendo che noi possiamo controllare il nostro futuro.
Poomse TaeGuk/PalGwe
Sam Chang—Fuoco
(Est, la seconda figlia)
Il fuoco contiene moltissima energia; il fuoco ha aiutato l’uomo a
sopravvivere, ma d’altro canto ha anche alcune conseguenze catastrofiche.
Questa forma dovrebbe essere eseguita ritmicamente, con accessi di energia.
Poomse TaeGuk/PalGwe
Sa Chang—Tuono
(Nord-est, il figlio maggiore)
Il tuono viene dal cielo ed è assorbito dalla terra; il tuono è una delle
più potenti forze della natura, volteggiando e turbinando. Questa forma
dovrebbe essere eseguita tenendo ciò in mente.
Poomse TaeGuk/PalGwe O
Chang—Vento
(Sud-ovest, la figlia maggiore)
Il vento è una forza gentile, ma qualche volta può essere furioso,
distruggendo ogni cosa lungo il suo cammino. Questa forma dovrebbe essere
eseguita come il vento: dolcemente, ma consci della capacità di distruzione
di massa di ogni singolo movimento.
Poomse TaeGuk/PalGwe
Yuk Chang—Acqua
(Ovest, il secondo figlio)
L’acqua può muovere una montagna; i movimenti di questa forma dovrebbero
essere eseguiti come l’acqua. Qualche volta rimanendo calmi come l’acqua di
un lago, qualche volta crescendo vigorosamente come in un fiume.
Poomse TaeGuk/PalGwe
Chil Chang—Montagna
(Nord-ovest, il figlio più giovane)
La montagna apparirà sempre maestosa, non importa la sua dimensione.
Questa forma dovrebbe essere eseguita con la sensazione che tutti i
movimenti rappresentano questa maestosità e meritano di essere lodati.
Poomse TaeGuk/PalGwe
Pal Chang—Terra
(Nord, la Madre)
Il trigramma associato a questa forma è lo Yin: la fine dell’inizio, la
parte malvagia di tutto ciò che è buono. Anche in queste tenebre c’è ancora
un po’ di luce; eseguendo questa forma ognuno dovrebbe essere conscio che
questa è l’ultima forma che deve essere imparata, è anche la chiusura del
cerchio, e quindi è anche il primo, il secondo etc…
Sia le PalGwe che le TaeGuk sono numerate da uno a otto. Dopo questo punto
non c’è più grandissima differenza tra le forme. Le forme qui di seguito si
succedono alle TaeGuk ed alle PalGwe:
Poomse Koryo
Koryo (Corea) è il nome di una vecchia dinastia coreana. Il popolo del
periodo Koryo sconfisse gli aggressori mongoli. Il loro spirito si riflette
nei movimenti della poomse Koryo. Ogni movimento di questa forma
rappresenta la forza e l’energia spesi per controllare i mongoli. E'
costituito da 30 sequenze e 45 movimenti ed è una forma che lavora
fondamentalmente sui calci, con un calcio laterale potente ed elegante. E'
solito usarsi nelle esibizioni, per la sua bellezza.
Poomse Keumgang
La definizione di Keumgang è “troppo forte per essere rotto”, oppure
“diamante”. I movimenti della Poomse Keumgang sono belli come la
Keumgang-san (una montagna coreana) e forti come il Keumgang-seok (il
diamante). E' formato da 27 sequenze e 35 movimenti. Richiede posizioni
solide e molto equilibrio nei rapidi giri.
Poomse TaeBaek
Il leggendario “Dangoon” fondò la nazione di Corea in Taebaek, vicino la più
grande montagna coreana, una montagna considerata sacra, il Baekdoo. Il
Baekdoo è un simbolo per la Corea. La definizione di Taebaek è
“lucentezza”. Ogni movimento di questa poomse deve non solo essere preciso
e veloce, ma eseguito con determinazione e durezza. E' composto da 26
sequenze e 40 movimenti. Questo poomse richiede velocita' e potenza.
Poomse Pyongwon
La definizione di Pyongwon è “distesa, vasta piana”: grande, maestosa.
Simbolizza la terra, la base della vita e della natura. Rappresenta la
pianura e rispecchia l'armonia. Vale a dire equilibrio e ritmo adeguato per
una perfetta esecuzione. E' formato da 25 sequenze e 33 movimenti.
Poomse Sipjin
Sipjin significa decimale. Questa poomse rappresenta l’ordine del sistema
decimale. Rappresenta pure lo sviluppo e la crescita senza fine in un
ordine sistematico: la stabilità. Questo poomse richiede cambiamenti di
ritmo, con tecniche lente e di concentrazione. E' costituito da 31 sequenze
e 39 movimenti.
Poomse Chitae
Il sesto poomse e' formato da 28 sequenze e 37 movimenti. Chitae significa terra, il luogo di nascita e di morte delle cose. Questo poomse e' molto attento ai bloccaggi e ai cambiamenti di ritmo, alternando movimenti corti con altri a grande volocita'.
Poomse Chungkwon
Questa forma e' composta da 23 sequenze e 38 movimenti. Rappresenta il cielo in tutta la sua immensita' e l'origine della vita. Richiede lentezza nei movimenti e tecniche di concentrazione tali da renderlo uno dei piu' spettacolari nelle esibizioni.
Poomse Jansu
E' l'ottavo poomse ed e' formato da 27 sequenze e 33 movimenti. Rappresenta l'acqua che da' la vita e permette la crescita. Adattabilita' e flessibilita' sono i principi di questa forma. Rapidi cambiamenti di direzione e sincronizzazione delle sequenze sono fondamentali per una sua buona riuscita.
Poomse Illyo
E' il nono ed ultimo poomse, costituito da 23 sequenze e 29 movimenti. Significa unita'. Unita' fra la mente ed il corpo. Questo poomse e' molto difficile da realizzare e richiede molta pratica, nonche' equilibrio e dimestichezza fisica.
Il TAEKWONDO inizia a diffondersi in Italia nel 1965 grazie a una
spettacolare dimostrazione effettuata a ROMA dai maestri coreani PARK SUN
JAE & PARK YOUNG GHIL & PARK CHUN UNG.
Il 28 Maggio del 1973 venne fondata una nuova organizzazione mondiale la
WORLD TAEKWONDO FEDERATION. Da allora tutte le attività riguardanti il
Taekwondo fuori dal territorio Coreano sono sotto la sua supervisione in
quanto unica federazione ufficialmente riconosciuta dal governo della Corea
del Sud come organismo promotore, coordinatore e regolatore a livello
mondiale del Taekwondo.
Nel maggio del 1973 a Seoul si svolse il primo campionato mondiale di
Taekwondo in concomitanza con la nascita della WTF.
L'importanza raggiunta dal Taekwon Do WTF nell'ambito sportivo a livello
internazionale lo pose all'attenzione della GENERAL ASSOCIATION OF
INTERNATIONAL SPORTS FEDERATIONS (GAISF) organismo raggruppante tutti gli
sports Olimpici e non. Sotto l'egida del GAISF il TKD fu introdotto
nell'ambito olimpico, successivamente il Comitato Olimpico (IOC) riconobbe
ed ammise al suo interno la WTF, nel luglio del 1980.
A seguito di tale riconoscimento ufficializzato nel maggio del 1982 il
Taekwon Do WTF fu inserito come sport dimostrativo per le olimpiadi di Seoul
(1988) e Barcellona (1992) di seguito disciplina sportiva inserita
ufficialmente alle Olimpiadi di Sysney (200).