AREA DISCIPLINE ORIENTALI UISP:
FRANCO BIAVATI CONFERMATO PRESIDENTE NAZIONALE
DOPO L'ASSEMBLEA DI GENOVA DELLA SETTIMANA SCORSA
Franco Biavati è
stato confermato presidente dell'Area discipline orientali Uisp
al termine dell'assemblea nazionale che si è tenuta a Genova il 15 gennaio.
"La nostra Area è particolarmente complessa e racchiude una serie di attività e
discipline - spiega Franco Biavati -. Per questo dobbiamo sempre essere
sensibili alle novità e ai mutamenti in atto. Riassumere i temi discussi non è
semplice anche se forse lo slogan dell'assemblea può aiutare: Le discipline
orientali: cultura della tradizione, arti del mutamento, filosofie della persona”.
“L’assemblea ha avuto una buona partecipazione con la presenza di 101 delegati,
circa il 90% degli aventi diritto sulla base di 35.000 tesserati. Il giudizio
sull’andamento dell’assemblea è positivo anche se, ovviamente, questo tipo di
appuntamento è servito a tracciare orientamenti generali senza poter
approfondire aspetti specifici che poi affronteremo nelle discussioni
all'interno dei settori. La sensazione generale è che siamo un’area in grande
espansione e che le nostre caratteristiche multidisciplinari ci costringono a
cercare sempre nuove soluzioni organizzative. Le domande da porci sono: quali
sono gli obiettivi, quali gli strumenti organizzativi più idonei? Questo tipo di
analisi necessita di una consapevolezza ampia dei problemi".
"Nella mia relazione introduttiva - prosegue Biavati - ho cercato di abbracciare
questo tipo di orizzonte, tenendo ben presente il fatto che la nostra
offerta, nel suo complesso, è diretta alla persona.
Le direttrici strategiche sulle quali muoverci sono sostanzialmente due: l’allargamento,
ovvero aumentare il numero dei nostri soci, delle discipline per intercettare
nuovi segmenti di popolazione. Questo ha significato uno spostamento dell’asse
culturale dalle discipline di combattimento tout court alla modalità della loro
diffusione, privilegiando quelle attività che hanno una maggiore vocazione
educativa e legata al benessere di tutte le persone.
La seconda direttrice è collegata alla prima: puntare sulla qualità delle nostre
offerte, coinvolgendo fonti autorevoli nella formazione pur conservando la
nostra identità. Abbiamo sempre cercato di rivolgerci a quella parte di mondo
sportivo che fa proprie queste variabili.
Abbiamo costituito nuovi settori ed infatti, proprio in occasione dell’assemblea
abbiamo lanciato il Coordinamento delle discipline bio-naturali, ovvero
di tutte quelle attività che mettono al centro non solo la salute ma il
benessere complessivo della persona. Su questo terreno la ricerca è aperta e in
continua evoluzione, ma in genere si fa riferimento a quelle discipline che
hanno scelto questo tipo di priorità, come ad esempio lo yoga, il tai chi e il
qi gong ed altre. Abbiamo avviato una sorta di percorso costituente per questo
nuovo settore anche perchè, tra i nostri obiettivi, c’è anche quello di porci
come garanti di qualità per i cittadini in un mondo molto complesso e vario".
"L’Ado non rinuncia nè alle competizioni nè alla formazione tecnica - conclude
Biavati - ma in futuro ci siamo ripromessi, complessivamente, di prestare la
massima attenzione agli aspetti legati alla salute della persona. Questo
ragionamento di tipo culturale ha una serie di risvolti sul terreno politico e
organizzativo della nostra Area. Per questo abbiamo eletto un nuovo Consiglio
nazionale molto rappresentativo di tutte le realtà territoriali e di attività,
composto da 21 membri. Questo organismo ha la responsabilità di assumere le
decisioni nazionali e determinare gli indirizzi generali. Inoltre abbiamo le
organizzazioni che governano i singoli settori. Poi abbiamo costituito una serie
di organismi trasversali indispensabili per tenere insieme un’area così
diversificatea come la nostra, a cominciare dall’Ufficio di presidenza che è una
sorta di presidenza allargata con incarichi specifici, dalla formazione alle
politiche sociali, dallo sviluppo al sud al rapporto con le r ealtà associative
ed altro ancora.
Inoltre abbiamo un Comitato scientifico che ha l’obiettivo di approfondire e
mettere in rete conoscenze. Il primo compito che si è dato è la produzione di
una storia critica delle discipline orientali".